Descrizione
Il loro nome deriva dalla presenza, secondo il mito, di tre statue femminili raffiguranti, appunto, tre Muse, in seguito rubate durante un saccheggio. Secondo un’altra tradizione, qui anticamente si sarebbero svolti riti religiosi pagani: le Ninfe accoglievano le fanciulle vergini per celebrare l’ultima notte prima del matrimonio con musica e danze. Qualunque sia la verità sulle Grotte di Tremusa, ciò che è certo è che ancora oggi in queste cavità si respira un’atmosfera misteriosa.
Impossibile non restare affascinati. Oggi, queste caverne a 530 metri sul livello del mare, in provincia di Reggio calabria, sono meta di appassionati di storia e geologia. Raggiungete le grotte percorrendo i sentieri naturalistici che partono da Scilla, Favazzina e Melia ed entrate negli antri che, con le loro stalattiti e stalagmiti, sembrano quasi scolpiti da mano umana.
Ammirate le conchiglie fossili, ancora visibili sulla volta delle grotte in cui sono incastonate come gioielli. Da qui, lasciate che lo sguardo vaghi anche verso lo Stretto di Messina e la Costa Viola attraverso suggestivi scorci.
Modalità d'accesso
L’accesso si presenta a forma di emiciclo, con una serie di imbocchi tra loro molto ravvicinati che permettono di penetrare negli ambienti più interni.
Nessuna indicazione per le persone con disabilità.